Notizie

Consuntivo 2005 del “Rapid Alert” per gli alimenti

L'Italia e' prima in Europa nel numero di allarmi lanciati sui cibi a rischio di contaminazione, ma essa stessa e' tra i maggiori produttori degli alimenti che denuncia.
Secondo il rapporto 2005 del Sistema di allerta rapido per i cibi e i mangimi dell'Ue (Rasff), dei 3.158 avvisi che ha ricevuto sugli alimenti a rischio, 687 sono giunti proprio dall'Italia che, allo stesso tempo, ha prodotto 114 di quei prodotti incriminati, superata in Europa solo dalla Spagna (126) e dalla Germania (115). Ma il 46 per cento delle notifiche di rischio riguardano prodotti importati da paesi extracomunitari e respinti alle frontiere europee.
I produttori meno sicuri in assoluto sono, infatti, Iran, Cina, Turchia e India, in cima alla lista dei colpevoli con piu' di 200 prodotti.
Il Rasff e' il mezzo attraverso cui gli stati dell'Ue piu' Norvegia, Liechtenstein e Islanda, si avvertono gli uni con gli altri sui pericoli che derivano dai cibi che circolano nei loro paesi e su cui hanno effettuato dei controlli.
Lo scorso settembre, l'Italia utilizzo', per esempio, il Rasff per avvisare del pericolo derivante dall'inchiostro Itx, che aveva contaminato il latte per bambini, poi ritirato dal commercio.
Gli altri paesi del network Rasff, preso atto dell'avvertimento, possono decidere di procedere o meno.
Nel caso dell'Itx solo l'Italia prese provvedimenti.
Il sistema e' sempre piu' usato, informa la Commissione europea. Lo scorso anno le segnalazioni sono aumentate del 22 per cento rispetto al 2004.
Nel rapporto 2005 del Sistema di allerta si legge che sono pesci e crostacei i cibi maggiormente a rischio: i 559 avvisi mettevano in guardia dalla presenza di residui farmacologici e di additivi (come il monossido di carbonio usato per trattare il tonno), e dal rischio di contaminazioni batteriologiche causate soprattutto dalla listeria monocitogena.
Subito dopo il pesce, sotto accusa sono carne e verdura, denunciati, rispettivamente, con 318 e 332 avvisi. Ed e' elevata l'allerta per la salmonella il cui rischio si corre anche mangiando erbe e spezie (308 avvisi) oltre che carne e uova.
Tra gli altri alimenti pericolosi, molti quelli adulterati: il miele, che rispetto agli anni scorsi e' piu' carico di cloramfenicolo, e le spezie che utilizzano il pericoloso colorante Sudan, sotto i riflettori perche' ritenuto cancerogeno.
Non si salvano nemmeno i pistacchi e le noccioline, prodotti molto pericolosi per la presenza di micotossina in quelli provenienti dall'Iran, dalla Cina e dal Brasile.