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Con il “Rosso Carignano del Sulcis” l’autunno profuma di mosto e vino

Nella zona più estrema della Sardegna sudoccidentale, dove l’azzurro del mare si mescola al verde dell’entroterra, nasce il vino Rosso Carignano.
Scopriamone il sapore durante il mese della vendemmia, quando è il novello ad essere protagonista di un percorso tra dune e vigneti in questa terra vergine, misteriosa e selvatica.

Partecipare alla vendemmia significa rivivere e riscoprire la straordinaria atmosfera di allegria legata al rito della raccolta dell’uva.
La “Strada del Carignano del Sulcis” vi porta nel cuore del territorio del Sulcis Iglesiente, caratterizzato da un’importante e antica tradizione vitivinicola, un itinerario che percorre i fertili vigneti dei comuni di Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi , Sant’ Antioco, Tratalias e Villaperuccio.
Il Carignano è un vino dalla storia antichissima. L’ipotesi più accreditata sulla sua origine deriva la provenienza dal Mediterraneo orientale grazie ai navigatori Fenici che importarono le barbatelle della vite nel Mediterraneo occidentale a Cartagine, dove ancora oggi si trovano coltivazioni di queste uve. Da lì si mossero i cartaginesi che fecero dell’attuale Sant’Antioco (allora isola di Solky) un’importante città e porto mercantile trafficando anche con i vini, come testimoniato da tanti ritrovamenti archeologici: mosaici, brocche vinarie, coppe di libagione, semi di vinaccioli.
La presenza della vite nel periodo fenicio-punico e poi romano a Sant’Antioco, quand’era municipium con il nome di Sulci, concordano nell’attribuire a quell’epoca l’origine dell’uvaggio dell’odierno Carignano, un vino rosso che ha ottenuto la certificazione DOC nel 1977, i cui vigneti si caratterizzano per la resistenza ai venti ricchi di salsedine e alla fillossera.
In questo territorio genuino e tranquillo, terra di notevoli contrasti – tra dune sahariane e scogliere irlandesi, approdi fenici e torri spagnole – una delle prime colture apparse fu probabilmente proprio quella della vite che, grazie ad una terra argillosa e sabbiosa, permette ancora oggi di produrre uve eccellenti. Il grappolo è medio, piramidale, alato, compatto o semicompatto, con acini medi, dalla buccia di medio spessore e di colore blu assai intenso. La vendemmia avviene rigorosamente a mano tra la terza e la quarta settimana di settembre. Le uve Carignano producono un vino dal colore rubino scuro tendente al granato, dal bouquet ricchissimo e intenso, con s entori di prugna cotta, frutta secca e marasche, e dal gusto pieno e ben strutturato.
È così possibile vivere e gustare il territorio lentamente con visite a cantine, aziende vitivinicole e agrituristiche, vigneti coltivati a ridosso del mare, enoteche, musei del vino e della vite, siti di interesse turistico e antichi borghi, inseriti in un’armoniosa cornice naturalistica e culturale.
Noi vi proponiamo un weekend a cavallo, tra dune e vigneti, che attraverso splendidi paesaggi vitati vi permetterà di ammirare il ricco patrimonio culturale della provincia di Carbonia Iglesias.

WEEKEND ENERGY: “A CAVALLO TRA DUNE E VIGNETI” (3 giorni/2 notti)
Per scoprire l’essenza del territorio attraverso un emozionante trekking a cavallo nell’area del Golfo di Palmas, teatro nel 1323 dell’invasione degli aragonesi finalizzata alla conquista di Villa di Chiesa (Iglesias). Il week-end ideale per chi desidera sentirsi avvolto dalla natura senza rinunciare allo spirito per l’avventura ed al piacere dei sapori, dove vi attende un’esperienza enogastronomica in una delle cantine della Strada con degustazione e una visita guidata al Caseificio Allevatori Sulcitani.

Quota individuale: a partire da € 199 (quota da riconfermare al momento della prenotazione)
La quota comprende: Trattamento come da programma, trasferimenti privati da/per aeroporto/porto di Cagliari, le visite guidate e gli ingressi come da programma, visita alla Cantina prescelta e degustazione di vini e prodotti tipici, i pranzi e/o le cene in ristorante come indicato in programma, assicurazione medico-bagaglio, i servizi inclusi nelle singole “esperienze”.
La quota non comprende: volo aereo o passaggio marittimo, soggiorno in hotel da aggiungere in base alla proprie esigenze, tutto quanto non specificato nella voce “la quota comprende”.

Tre Bicchieri: en plein per il Carignano del Sulcis
Grandissima performance delle aziende sulcitane in occasione dei 3 bicchieri della guida Vini d’Italia 2012 del Gambero Rosso, un premio da annoverare – oltre alle aziende – a una denominazione tanto piccola quanto sensata, fatta da un territorio unico e da un vitigno che solo lì riesce a regalare certe caratteristiche. Il Carignano del Sulcis è al suo massimo apice e i risultati sono a dimostrarlo perché tutte e 5 le cantine hanno vinto i 3 bicchieri con i loro carignano di punta: il Buio Buio 2010 dell’azienda Mesa, il Carignano del Sulcis 2009 di 6Mura, il Tupei 2010 di Calasetta, il Carignano del Sulcis Is Arenas Riserva 2008 di Sardus Pater e Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2008 della Cantina Santadi.

Vi presentiamo le cantine della “Strada del Carignano del Sulcis”
Cantina Sardus Pater a Sant’Antioco: dal 1955 lavora i vigneti a piede franco producendo la DOC “Carignano del Sulcis”, frutto della sapiente selezione delle uve, di una vinificazione effettuata secondo antiche regole e moderne tecniche, per garantire al consumatore vino della migliore qualità, come “Arenas” il Carignano Riserva.
Cantina Santadi a Santadi: eleganti barrique di rovere francese che racchiudono i profumi della Sardegna, come il “Rocca Rubia”, Carignano del Sulcis DOC Riserva, rosso rubino che emana intense n ote fruttate di more, mirtilli, vaniglia, mirto, cuoio e liquirizia, o il principe dei vini Rossi, il “Terre Brune” di grande stile, complessità e longevità.
Cantina Mesa a Sant’Anna Arresi: cantina moderna gestita da Gavino Sanna, 50 ettari di vigneto dove degustare “Buio” e il barricato “Buio Buio”, bottiglie scure di vetro pesante, etichette minimaliste monocolore e il nome del vino contornato da una rivisitazione degli arazzi tradizionali della Sardegna, in etichetta e contro etichetta.
Cantina Calasetta a Calasetta: costituita nel 1932, l’azienda seleziona e lavora le uve migliori provenienti dal vitigno autoctono Carignano. Grazie al terreno sabbioso, produce un vino dalle caratteristiche uniche ed inconfondibili, che viene imbottigliato dalla cantina con etichetta “PiedeFranco”, perché si coltiva ad alberello senza il porto-innesto.
Cantina 6 Mura: nasce dalle colline che si estendono da Porto Pino fino a Calasetta, passando per Giba e Sant’Antioco. Viene prodotto un vino con una forte connotazione, dal bouquet raffinato e al contempo avvolgente, dove il profumo dei venti salmastri si alternano alla durezza del maestrale e la sapidità del sale è ammorbidita dalla dolcezza/rotondità della macchia mediterranea.

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Francesca Santandrea
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