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CIBUS a Parma: piattaforma permanente del “Food Made in Italy”

Presentato il programma di Cibus 2016

Sulla scia del dopo Expo 3mila
espositori presenteranno centinaia di innovazioni di prodotto – Attesi migliaia di
buyer da ogni continente –
(Milano, 20 aprile 2016) – Forte di una expertise di oltre 35 anni, sviluppata ulteriormente nel
semestre di Expo2015 con l’arrivo di centinaia di top buyer esteri nel padiglione “Cibus è Italia”,
Cibus si conferma come la piattaforma per eccellenza dell’industria alimentare per incrementare gli
scambi con i mercati esteri.
Il programma completo della 18° edizione di Cibus – Salone internazionale dell’alimentazione,
organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, è stato oggi presentato alla stampa a Milano.
Sarà inaugurato lunedì 9 maggio a Parma dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina,
per proseguire fino al 12 maggio. Sulla scia del dopo Expo anche i numeri sono da record: 3 mila
espositori su un’area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori attesi, di cui 15mila dall’estero.
Arriveranno 2mila top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad
un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, grazie anche all’importante contributo da
parte del Governo – attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico – nel quadro di programma
promozionale del Made in Italy agroalimentare “The Extraordinary Italian Taste”. In concomitanza
con l’evento fieristico si terranno il “World Food Research and Innovation Forum” e l’assemblea
annuale di Federalimentare.
“Cibus è una fiera in continua crescita – ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, Presidente di
Fiere di Parma – per il volume d’affari che genera, per notorietà internazionale ed anche come
numeri: gli espositori aumentano dell’11% rispetto alla precedente edizione e i metri quadrati lordi
d’esposizione dell’8%. Il quartiere fieristico è sempre più moderno e funzionale: all’ingresso ovest è
stato rimontato il padiglione che ha ospitato CIBUSèITALIA ad Expo2015 offrendo un ingresso di
oltre 1.300mq; i parcheggi antistanti a questo ingresso sono stati totalmente asfaltati e l’esterno dei
padiglioni è stato rimodellato da un ammodernamento grafico”.
Nel 2015 l’export del comparto alimentare ha raggiunto i 37 miliardi di euro, facendo ben sperare
per l’obiettivo, delineato dal premier Matteo Renzi, di raggiungere i 50 miliardi entro il 2020.
"In termini qualitativi, di valore aggiunto e conseguentemente di prezzi riconosciuti ai nostri prodotti
sui mercati internazionali, l'esportazione agroalimentare italiana non ha concorrenti – ha
sottolineato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare – Il traguardo di 50 miliardi di
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euro a fine decennio garantirebbe un aumento degli occupati diretti e indiretti di circa 100.000 unità
e permetterebbe al Made in Italy alimentare di entrare nella leadership europea colmando in parte
il gap con gli altri Paesi. Con un 6-7% di aumento dell'export l'anno, l'obiettivo è alla nostra portata.
Oggi la sfida è quella di trasformare quei progetti capaci di creare occupazione e ricchezza, in
investimenti e in risultati in termini di esportazione del food and beverage italiano per consolidare
un trend di crescita positivo. E se Expo ha consacrato nel mondo il modello alimentare italiano
come modello di riferimento internazionale, quest'edizione record di Cibus sarà l’occasione per
ribadirlo. Stiamo già guardando oltre, per rafforzare in futuro la presenza internazionale di questa
manifestazione con modalità che diano sempre più servizi e vantaggi competitivi alle aziende
italiane che promuovono i loro prodotti nel mondo".
Cibus intanto procede con la sua evoluzione da fiera leader di settore a piattaforma permanente di
conoscenza e promozione per supportare l’export agroalimentare italiano.
“Cibus 2016 è il traguardo di anni di lavoro – ha sottolineato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di
Parma – durante i quali abbiamo accompagnato le imprese alimentari italiane nelle più importanti
fiere internazionali di settore (da Pechino a Bangkok, da Chicago a San Francisco), organizzando
road show (Tokio, Dubai, Singapore) e incontri con i buyer esteri nel Cibus Market Check (da
Mosca a New York, da San Paolo a Shanghai). La sfida per i prossimi anni è trasformare Cibus in
una piattaforma permanente per la promozione all'estero a disposizione del food Made in Italy e
delle istituzioni. Con le 3mila aziende espositrici, tutte espressione del Made in Italy alimentare,
daremo al mondo una rappresentazione straordinaria del nostro patrimonio di competenze lungo
tutte le filiere”.
HIGHLIGHTS DI CIBUS 2016
3mila aziende presidiano tutti i settori merceologici: carni e salumi, formaggi e latticini, gastronomia
ultrafresco e surgelati, pasta conserve condimenti, prodotti dolciari e da forno, la Quarta Gamma,
le bevande, prodotti tipici e regionali, ed altro ancora. Tra le novità una sezione dedicata ai prodotti
freschi e freschissimi, una dedicata all'ittico ed una ai prodotti certificati Halal e Kosher
(www.cibus.it).
Da record anche le centinaia di innovazioni di prodotto che saranno presentate a Cibus a
testimonianza di un grande dinamismo delle aziende italiane che punta a conquistare nuove spazi
sui mercati esteri, così come a contribuire al rilancio dei consumi familiari in Italia. Crescono i
prodotti biologici, gluten free e vegani come pure il ricorso a packaging più rispettosi dell’ambiente.
Informazioni dettagliate sui nuovi prodotti saranno disponibili sul sito Cibus.it a partire dal 6
maggio.
“I comparti storici di Cibus sono affollati da tanti espositori, in parte nuovi in parte che tornano dopo
qualche assenza – ha chiarito Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – ma ospitiamo anche new
entry come il fresco, il freschissimo con nuovi players della 4° gamma, l’ittico, lo showcase dei
prodotti italiani Halal/Kosher. Cibus è ormai una kermesse con centinaia di show cooking,
degustazioni, eventi di ogni tipo, oltre a 25 convegni e workshop”.
Sempre significativa la presenza di Federalimentare, che oltre a tenere la propria assemblea
annuale all’interno di Cibus (il 9 maggio alle 14) organizza anche diversi eventi: EcoTrophelia Italia
2016 il concorso per l’innovazione e la sostenibilità dei prodotti alimentari rivolto agli studenti
universitari italiani; il Workshop "Scuola e azienda insieme per un'educazione alimentare
certificata"; il Workshop GREEN PMI – GESCO; il Meeting FOODWARD.
Grande attenzione al mondo del Retail con molti eventi:
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– Coop Italian Food è uno stand in cui la Coop si propone come un link tra le migliori aziende
agroalimentari italiane e i buyer di tutto il mondo interessati al vero made in Italy;
– Nello spazio di Gdo Week ogni giorno si terranno workshop con retailer stranieri per
conoscere il loro approccio al Made in Italy, a quali prodotti sono interessati, come
collocano il made in Italy sui loro scaffali;
– Un convegno su “Marca del distributore, motore di crescita per l’italian food”, curato da
Food Magazine;
– Il workshop “Retail Info & Design del negozio futuro”, in collaborazione con Celfa e
RetailWatch.it sulle soluzioni e tecnologie abilitanti per l'evoluzione della shopping
experience. Come si modifica l'esperienza di acquisto grazie all’interazione tra punto
vendita fisico e tecnologie digitali;
– Il convegno su “Saturazione della promozione di prezzo”, soluzioni per uscire dalla trappola
dell’eccesso di promozione, organizzato da Nielsen e Università di Parma
Al tema della Ristorazione Fuori Casa sono dedicati due eventi: “Le tendenze dell’offerta
organizzata, collettiva e commerciale. Il prodotto al centro della ristorazione a tema”, curato da
Edifis; “Identity food nel risto retail” Verrà presentata la ricerca di Kiki Lab – Ebeltolft Italy che
analizza le tendenze e i casi più interessanti di concept ibridi di risto-retail che uniscono vendita e
consumo.
L’edizione 2016 di “Pianeta Nutrizione” si terrà il 12 maggio, dalle 9,30 alle 17, con un convegno
intitolato “Alimenti: miti e controversie”, dedicato a due tematiche molto dibattute: gluten sensitivity
e i lipidi negli alimenti.
LA FIERA IN CITTA’
Proiettato sullo scenario internazionale il World Food Research and Innovation Forum, organizzato
dalla Regione Emilia-Romagna con il patrocinio della Comunità Europea, in collaborazione con
Cibus e Federalimentare. Si terrà il 9 e il 10 maggio al Centro Congressi Auditorium “Niccolò
Paganini” Parma. Al centro dei lavori le sfide per l’alimentazione del pianeta, la legacy di Expo
Milano 2015 e la Carta di Milano, l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli impegni assunti
dalla comunità internazionale per vincere le sfide sul cambiamento climatico.
Per Cibus 2016 è stato rinnovato ed ampliato il Fuorisalone, il programma di attività nelle strade e
nelle piazze di Parma: Cibus in Fabula, dal 30 aprile al 20 maggio con 13 opere distreet art su tele
monumentali di 70mq realizzati da artisti internazionali e curate dal creativo multidisciplinare Felice
Limosani esposte all’Ospedale Vecchio. I 13 murales saranno messi all’asta a favore della ONG
Oxfam Italia che in 90 Paesi sviluppa progetti per una vita sostenibile e per il diritto all’acqua. Il
Fuorisalone prevede degustazioni, spettacoli, animazione per bambini, cabaret, ed altro.
Cibus è anche la cornice scelta dal Sistema Parma per invitare i delegati delle Città Creative
UNESCO per la Gastronomia: un network a cui la città ducale è stata ammessa nel dicembre
scorso e che annovera altre 17 realtà, spaziando dagli Usa alla Cina, dal Brasile alla Corea del
Sud, dalla Norvegia alla Spagna.
La rappresentanza UNESCO si tratterrà in Italia per quattro giorni e visiterà CIBUS.