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Chiude il Vinitaly con conclusioni più che positive

La manifestazione si conclude oggi, lunedì 10 aprile 2006 a Veronafiere e fra i commenti più che positivi, si registrano risultati interessanti sotto molteplici aspetti.
Uno di questi riguardano gli Stati Uniti che stanno divenendo il mercato di riferimento per l'export delle aziende vitivinicole italiane.
E’ emerso da un’indagine realizzata tra le 600 aziende iscritte al «Buyer Club» del sito www.vinitaly.com.
Interessanti sbocchi anche in Giappone, Russia e Cina, tappe del Vinitaly Tour a maggio e novembre
Dall'indagine emerge che per il 20.4% degli intervistati gli Usa rappresentano la piazza privilegiata per l’export, seguiti dalla Germania (17.3%) e dalla Gran Bretagna (11%).
Di particolare interesse vengono ritenuti anche Giappone (9%), Russia (5.3%) e Cina (4.8%), stati nei quali a novembre (il 21 a Tokyo), a maggio (il 25 e 26 a Mosca e il 27 a San Pietroburgo) e ancora a novembre (dal 23 al 25 a Shanghai) si svolgono Vinitaly Japan, Vinitaly Russia e Vinitaly China.
Per quanto riguarda le tipologie di bevanda proposte alla manifestazione, il 61.3% delle imprese del «Buyer Club» via Internet hanno promosso in stragrande maggioranza, a buyer e consumatori, il vino rosso, che precede il bianco (23.2%) e lo spumante (6.8%).
Tra le denominazioni a farla da padrone sono le Doc (Denominazione di origine controllata) con il 50.5% dei vini presentati, mentre al secondo posto, con il 27%, si collocano le bottiglie Igt (Indicazione geografica territoriale) e al terzo (17.5%) le Docg (Denominazione di origine controllata e garantita).

Comunicato stampa del Servizio Stampa Veronafiere
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