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Chiude con successo “Il Bontà” di Cremona

140 espositori, 23 eventi collaterali, 48.712 visitatori.
Il BonTà si è dimostrato anche in questo 2012 il punto di riferimento fieristico per le eccellenze enogastronomiche artigianali.

Il BonTà di Cremona ha dimostrato che
la qualità paga nonostante la grave crisi economica.
Buongustai e ristoratori hanno confermato un'alta propensione all'acquisto di prodotti tradizionali di alta gamma.

Tra i 2.000 prodotti presentati dai 140 espositori da tutta Italia, delle vere e proprie chicche introvabili sugli scaffali dei negozi: dal Parmigiano prodotto con latte di vacche rosse di Regigo Emilia al salame “light” di Cremona, dalla Crema di Rugiada di Putignano agli insaccati di cervo e toro di Udine e Perugia.

Cremona, novembre 2012 – La nona edizione de il BonTà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali, che si è conclusa oggi dopo quattro giorni intensi alla Fiera di Cremona, ha confermato che il prodotto tipico e il “mangiare bene” sono ancora ambiti in cui i consumatori sono pronti ad investire. Un investimento nella qualità, che significa anche sicurezza alimentare, nei prodotti legati al territorio d'origine, ma soprattutto nel lavoro di piccoli e medi produttori che si fanno custodi delle nostre tradizioni enogastronomiche. I 140 stand della Manifestazione sono stati sempre affollati sia da buongustai alla scoperta di produzioni d'eccellenza, sia da migliaia di ristoratori da tutto il Nord Italia alla ricerca di fornitori di qualità per i loro menù.
La componente professionale della Manifestazione si è infatti rivelata anche quest'anno molto forte, proprio perché sempre più spesso anche nei ristoranti e nelle trattorie il consumatore richiede non solo la qualità del prodotto, ma anche la particolarità, la produzione di nicchia, la “sorpresa”.
E le sorprese a il BonTà non sono certo mancate: tra formaggi, salumi, vini, dolci, confetture, oli e paste fresche si potevano scoprire produzioni inaspettate come il salame di toro da Perugia e la peta di cervo da Udine; come il pecorino affinato in barrique prodotto dai ragazzi di San Patrignano o il salame “light” da 200 calorie ogni 100 grammi prodotto a Cremona. Ma la lista sarebbe lunghissima, considerando che i 140 espositori della Manifestazione provenivano da 51 province e 18 regioni italiane: praticamente erano quindi rappresentate tutte le tradizioni enogastronomiche nazionali.
Il BonTà, tuttavia, non si esaurisce con la presentazione di migliaia di specialità: anche quest'anno un'ampia area espositiva era dedicata alle attrezzature professionali: cucine, robot, coltelleria, forni, arredamento…un vero paradiso per i ristoratori e gli chef. E già si pensa ad una novità per il 2013: “Il BonTà è una Manifestazione che ha costruito il suo successo su una formula fieristica innovativa che abbiamo lanciato nove anni fa – ha dichiarato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere, in riferimento alla doppia valenza de il BonTà per gourmet e operatori professionali – ma ora è arrivato il momento di dare alla Manifestazione una marcia in più: dal prossimo anno apriremo un'area espositiva interamente dedicata ai ristoranti; sarà un nuovo strumento per valorizzare la ristorazione tradizionale e per radicare sempre più una cultura del cibo e dell'alimentazione che spesso è ancora carente tra i consumatori.”
E proprio la diffusione della cultura alimentare è stata al centro del ricco programma di eventi collaterali de il BonTà: 23 appuntamenti tra concorsi, presentazioni, seminari e workshop realizzati in collaborazione con molte importanti realtà nazionali del settore agroalimentare tra cui AITA (Associazione Italiana Tecnologia Alimentare), AIC (Associazione Italiana Celiachia), ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) e Confagricoltura.
Tra gli appuntamenti de Il BonTà 2012 impossibile non citare la settima edizione del Cheese of the Year, il campionato mondiale di formaggi, che ha visto in gara 62 produzioni da 6 Paesi. A trionfare in questa edizione il Grana Padano della Latteria Sociale Ca' de Stefani di Vescovato (CR), mentre sugli altri gradini del podio si sono piazzati il pecorino “Il Fieno” della Società Agricola Cooperativa Sociale San Patrignano (RN) e la burrata del Caseficio D'Ambruoso di Putignano (BA). Tra i formaggi stranieri è stato incoronato lo Ziegenrolle Honig-Sesam, fomaggio tedesco prodotto a Teningen.
“Con il BonTà abbiamo offerto a buongustai, ristoratori e operatori della distribuzione – ha concluso Piva – l'opportunità di entrare in contatto con il meglio del prodotto tipico italiano; la risposta è stata molto positiva, tanto che abbiamo ospitato 48.712 visitatori, confermando sostanzialmente il risultato dell'anno scorso. Una nota molto positiva, soprattutto il questo periodo di crisi. L'obiettivo per il prossimo anno sarà di ampliare l'offerta con specialità provenienti anche dall'estero; stiamo già lavorando a questo progetto, e sono convinto che potrà concretizzarsi a breve termine.”