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Afghanistan: due Presidi a Terra Madre

Pistacchi di Badghis, uvetta di Herat: ecco i prodotti afghani che diventeranno Presìdi, grazie all’avvio di un progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Esteri, e che saranno rappresentati a Terra Madre (26-30 ottobre) dai delegati delle loro comunità.
La comunità dei produttori di pistacchi è stata fondata dall’associazione Heart Conservation Corps allo scopo di preservare i 90 000 ettari di foreste naturali di pistacchi situate nella provincia di Badghis, un’area delimitata nella parte nordoccidentale dall’Afghanistan, confinante con Iran, Turkmenistan e la provincia di Herat. Il pistacchio ha avuto origine proprio in questa zona e su testi di oltre 500 anni fa si possono trovare testimonianze della coltivazione di queste foreste.
La comunità dei produttori di uvetta, invece, proviene da Herat, nell’Afghanistan nordoccidentale. Qui si coltivano oltre 100 varietà di uva con un sistema antichissimo escogitato per riparare le piante dal forte vento che sferza continuamente queste terre. L’uva tradizionalmente è destinata all’appassimento e i grappoli, dopo la raccolta, sono sistemati su graticci di canne e posti in luoghi ombreggiati e ben arieggiati.
I due Presìdi lavoreranno per organizzare i produttori e per aiutarli a commercializzare anche sui mercati internazionali. Nel caso dell’uvetta, la Fondazione Slow Food si avvarrà della collaborazione di alcuni ricercatori della facoltà di agraria dell’Università di Herat, i quali da diversi anni studiano e classificano le varietà autoctone di uva afghana.
La prima fase del progetto prevede la partecipazione di un gruppo di produttori a Terra Madre e al Salone del Gusto e, nei giorni immediatamente successivi, la loro trasferta in Sicilia, per conoscere alcune realtà organizzate di produzione e commercializzazione di prodotti simili: il Presidio dei pistacchi di Bronte e altre aziende che producono uva da tavola e frutta essiccata. Questa visita di formazione sarà organizzata in collaborazione con la facoltà di agraria dell’Università di Palermo.
La seconda fase – più delicata e, naturalmente, condizionata dalla situazione politica del paese – si svolgerà in Afghanistan: dopo la prima visita ai singoli produttori del Presidio, i referenti locali inizieranno a lavorare con loro per creare due associazioni, definire disciplinari di produzione e promuovere i prodotti.
I Presìdi Slow Food sono progetti mirati sul territorio a tutela della biodiversità agroalimentare e dei prodotti a rischio di scomparsa.
Terra Madre, incontro mondiale tra le comunità del cibo, si svolge a Torino dal 26 al 30 ottobre 2006, ed è realizzato da Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Cooperazione Italiana allo Sviluppo – Ministero Affari Esteri, Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food in collaborazione con Coldiretti Piemonte e Fondazione CRT.
Terra Madre riunisce e mette a confronto produttori e operatori del settore agroalimentare mondiale rappresentativi di un modo diverso e più complesso di intendere il cibo di qualità: attento alle risorse ambientali, all’aspetto organolettico dei prodotti, alla dignità dei lavoratori e alla salute dei consumatori.

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