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A “Vino in Villa” si brinda all’UNESCO!

L’Unesco sempre più vicino! Vino in Villa ha fatto da cornice alla delibera del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Giancarlo Galan per la richiesta di inserire le colline di Conegliano Valdobbiadene nella lista propositiva dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il Festival del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, organizzato con il sostegno e il patrocinio di Mipaaf, Regione Veneto, Provincia di Treviso, CCIAA di Treviso e UnicreditBanca non poteva concludersi in modo migliore. Con tempi record, infatti, il progetto Unesco sta procedendo per riconoscere le colline del Prosecco Docg.
“ Ritengo di buon auspicio che uno dei primi atti da Ministro sia finalizzato a valorizzare uno dei paesaggi rurali più significativi di Europa.” Ha affermato il Ministro Giancarlo Galan.
Il progetto presenta un interesse particolare perché unirebbe estetica e economia: Conegliano Valdobbiadene è, oltre che un ambiente ben conservato, un distretto produttivo in piena salute. Durante Vino in Villa sono stati infatti presentati i dati produttivi più aggiornati. Nel 2009 sono stati prodotti più di 60 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 380 milioni di euro.
Vino in Villa, che si è chiuso con oltre 13.000 visitatori, ha registrato un’edizione record. Si è dimostrata quindi vincente la scelta di puntare tutto sul valore della G che accomuna i migliori vini d’Italia, le Denominazioni di Origine Controllata e Garantita. Per la prima volta Vino in Villa ha riunito in un solo luogo le 44 Docg d’Italia, novità che ha entusiasmato il pubblico. Non si è trattato di una curiosità ma di una proposta di strategia precisa “L’area di Conegliano Valdobbiadene ha ottenuto la Docg in tempi brevi grazie all’unitarietà dei produttori del territorio. E’ la dimostrazione che se il settore fa sistema si possono vincere grandi sfide. – Afferma il presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami. – La nostra proposta al Ministero è ora di fare sistema tra tutti i vini Docg d’Italia e Vino in Villa è stata la prova sperimentale di questo messaggio. Il successo ottenuto è la dimostrazione che la strada è quella giusta. “
Il consumatore, infatti, non conosce la sigla Docg, come dimostrato nel corso del convegno di apertura “G come Garantito”, dove Fabiana Vidoz di Swg ha presentato i risultati dell’indagine condotta sui consumatori.
Il consumatore conosce il marchio doc per il 72% con ricordo spontaneo, per il l’89% su sollecitazione. Numeri che cambiano notevolmente quando si parla di Docg: solo il 28% ricorda spontaneamente cosa significa e il 45 % su sollecitazione. Quando si va a indagare su cosa significhi questa G, solo il 40% sa che corrisponde a Garanzia. Per oltre il 42%, invece, il significato è sconosciuto.
Solo una comunicazione unitaria e condivisa potrà dare il giusto valore al vertice della piramide qualitativa italiana. La docg arriva comunque per Conegliano Valdobbiadene in un momento di particolare successo grazie anche alla propria modernità. Persino il “Maestro” Gualtiero Marchesi, durante la serata dove ha presentato la propria interpretazione del piatto unico, tema dell’anno, ha definito il nostro vino come interprete del Gusto Sottile della Cucina Italiana.

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