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A San Colombano presentato il libro “Il vigneto Moretto”

Il Comune di San Colombano al Lambro, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano e il Dipartimento di Produzioni Vegetali della Facoltà di Agraria di Milano, in collaborazione con il Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano e Agriteam, Azienda Speciale della CCIAA di Milano, sono orgogliosi di presentare questo libro che raccoglie i più significativi articoli scientifici pubblicati nel corso degli anni e che rappresenta la più autorevole e preziosa fonte di informazioni sulla viticoltura collinare di San Colombano sia a livello scientifico che tecnico.
Le ricerche e la sperimentazione insieme alla caparbietà ed alla passione dei viticoltori hanno migliorato la qualità della viticoltura e della produzione del San Colombano, che in pochi anni ha conquistato numerosi importanti premi ed ottenuto molte recensioni lusinghiere. Oggi, a differenza che nel passato, il San Colombano è noto più per la sua bontà che per il fatto di essere l'unico vino DOC di Milano.Nel libro fanno da corollario ai testi scentifici e ai contenuti tecnologici un capitolo dedicato alle caratteristiche produttive della zona (vitigni, superfici, produzioni, tipologie di vino) e la storia della collina Banina, una delle culle più antiche della produzione enologica lombarda. Un linguaggio semplice e avvincente che racconta le vicende della vite nei secoli, così come ricostruite su basi certe fin dai tempi dei romani.
Il grande successo dell’ esperienza sperimentale ormai conclusa ha motivato gli Enti che da sempre sostengono questa ricerca ad impiantare un nuovo vigneto sperimentale: una fucina interattiva ricca di nuove esperienze e un luogo appropriato dove applicare sperimentazioni e tecniche innovative. Il libro illustra anche il nuovo progetto di vigneto sperimentale, un progetto alla cui nascita ha contribuito in modo determinante il Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano che verrà coinvolto attivamente anche nelle fasi cruciali della sperimentazione futura.Particolarmente interessanti le introduzioni istituzionali di tutti gli Enti che hanno reso possibile questo meraviglioso progetto: vi si legge la passione per il territorio, la consapevolezza che la fruibilità e la vita stessa della Collina è inscindibilmente legata alla attività vitivinicola. L’impegno per tutti è quello di conservare intatto, nella sua più profonda autenticità, un ambiente, quello di San Colombano, molto amato dai milanesi, un paesaggio e un tessuto sociale che rendono la Collina Banina luogo di elezione insostituibile per chi, tra gli abitanti della metropoli lombarda, cerca rifugio e relax in questo angolo di mondo contadino alle porte di Milano.

Fonte: Asa-press.com