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A Parigi “Nutrigenomics 2008”

Arriva una nuova categoria di nutraceutici: i nutrigenomici.
Se ne parlerà il 13 e 14 marzo a Parigi in occasione di "Nutrigenomics 2008"

Oggi dai Functional Food sta emergendo una nuova categoria di nutraceutici, i “nutrigenomici”: non semplici integratori con proprietà più o meno benefiche sulla salute, ma veri e propri modulatori di importanti funzioni cellulari che sono in grado di modificare addirittura l’espressione genica dell’Rna. In particolare, uno studio appena condotto e che il Prof. Francesco Marotta, esperto di Nutrigenomica che collabora con numerose università giapponesi all’avanguardia nel settore, presenterà il 13 e 14 Marzo durante il convegno internazionale “Nutrigenomics 2008” di Parigi, evidenzia la capacità dell’Fpp (Fermented Papaia Preparation”, dal nome commerciale Immun’age), di attivare a livello dell’Rna una serie di rilevanti funzioni protettive dei geni. Questo dato è emerso non solo per soggetti anziani e malati ma anche in soggetti giovani e in buona salute. Ad oggi la strada da seguire è quindi quella dell’approfondimento delle funzioni dei nutraceutici e della loro validazione scientifica attraverso l’applicazione di rigidi protocolli che ne dimostrino l’efficacia. Anche perché, tra Europa e resto del mondo ci sono enormi differenze. Fin dal lontano 1999, la European Commission’s Concerted Action on Functional Food Science in Europe- Fufose- ha definito in questo modo i Nutraceutici o Functional Food: “un nutriente può essere considerato come funzionale se è soddisfacentemente dimostrato che è in grado di modificare in modo positivo uno o più funzioni-bersaglio, al di là di adeguati effetti nutrizionali, così da migliorare in modo rilevante lo stato di salute, il benessere e/o la riduzione di rischio di malattia. ” Oggi, in Italia, si parla molto di nutraceutici, alimenti che possiedono un effetto benefico sulla salute. Ma spesso si fa confusione e il vuoto normativo su integratori e alimenti funzionali favorisce comunicazioni fuorvianti. Invece in Giappone e in Canada -casi unici al mondo- gli integratori ed i functional food sono inseriti in categorie ben precise a seconda degli standard di evidenza scientifica ai quali si sottopongono. Quindi, prima di potersi fregiare del titolo di “Nutraceutico”, oltre ad essere genericamente in grado di apportare benefici alla salute, un integratore o un alimento deve avere a sostegno un protocollo scientifico che ne dimostri le proprietà. Ecco perciò che si va dalle categorie vendute in supermercati e nella Gdo fino a nutraceutici che vengono considerati alla stregua di veri e propri farmaci, con studi clinici in vitro e in vivo a testimoniarne le proprietà. Un antico detto cinese cita che “la medicina ed il cibo sono isogenici” e non a caso fin dal 1984 proprio in Giappone è stato costituito uno specifico e vasto gruppo di studio nazionale sponsorizzato dal Ministero dell’Educazione, della Scienza e della Cultura (Mesc) con il compito di esplorare l’interfaccia tra nutrizione e scienza. Questo ha quindi nel tempo studiato e definito una serie di cibi e nutrienti che sono stati ufficialmente listati nella categoria dei “cibi per specifici usi sanitari”, i Foshu (Food for Specified Health Us). Fondazione A. Scarpa-g. A. I . A.

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